L’intervento di Pino del 05-02-2021 su Facebook

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  • A che punto siamo con il Progetto-Sololo ?

        • Siamo in costante e continua evoluzione … con l’ansia di non potercela più fare.
  • Il Progetto-Sololo cosa è oggi ?
        • Una efficace “fabbrica di povertà”

          (Obbiettivi)

          Il progetto è nato circa 17 anni fa, in un contesto socio-economico che destava molta preoccupazione tra gli anziani leader comunitari. L’AIDS infatti non era trattabile e, per la prima volta nella propria storia, la comunità temeva nella disgregazione delle famiglie tradizionali e nella nascita del fenomeno dell’abbandono minorile. Il successivo avvento dei farmaci antiretrovirali e la solidità delle reti sociali hanno dimostrato nel tempo di aver retto alla minaccia; per i minori più a rischio e per le famiglie più povere nel contesto, il Progetto Sololo ha rappresentato e tuttora rappresenta una certezza in termini di sostegno all’infanzia più vulnerabile.

          Negli ultimi 10 anni il Progetto Sololo, grazie ai volontari, ha messo a punto un sistema di monitoraggio molto puntuale e accurato, che permette agli operatori in loco e ai volontari in Italia di aver sempre il polso rispetto alle condizioni dei singoli minori che ricevono l’intervento.

          Al netto dell’analisi di anni di dati maturati dal Progetto, abbiamo oggi un’informazione fondamentale che spiega l’impatto del Progetto Sololo: il progetto, passatemi l’ironia, è un’efficace “fabbrica di povertà!”.

          Questa presa di coscienza è a mio avviso fondamentale per poter cogliere il reale valore dell’approccio che promuoviamo da cosi tanti anni, e del perché valga la pena continuare a promuoverlo.

          Il progetto è un’efficace “fabbrica di povertà” … Difficile da spiegare, ma ci provo.

          Per potermi spiegare, occorre ricordarvi che nell’area di Sololo l’83% della popolazione è povera. E che il Progetto Sololo non si rivolge a queste persone. In un contesto di povertà cosi diffusa (ragazzi, l’83%!!), occorre infatti guardare la condizione del “povero” e prendere coscienza che che alla periferia della povertà, troviamo la fascia dei “poveri estremi”.

          Tra la comunità Borana di Sololo, la rete sociale permette ai poveri di sopravvivere ed eventualmente di transitare a condizioni socio-economiche di maggiore agiatezza. I “poveri estremi” sono coloro per i quali la rete sociale Borana non è in grado di essere determinante, perché i loro bisogni non possono essere soddisfatti dalla carità e dal supporto di una “rete di poveri”.

          Il Progetto Sololo sta dimostrando che mantenendo il collegamento tra questa fascia di popolazione estremamente povera e il resto della popolazione povera, i poveri estremi aderiscono all’opportunità di riscatto rappresentata dal Progetto. Nel medio periodo che va dai 5 ai 7 anni, i poveri estremi cambiano la propria posizione sociale, e diventano poveri!

          Provo a spiegarmi con un esempio:

          Se pago le scuole ad un bambino che è in condizioni di  “povertà estrema”, con i soldi risparmiati in un anno, il suo tutore compra una capra che restituisce latte alla famiglia. Una capra in un anno. Un niente.

          Il progetto ha dimostrato che pagando le scuole con continuità per un periodo di 5-7 anni, il tutore ha il tempo per costruire una modesta ricchezza, che è quella che serve alla propria famiglia per transitare dalla “estremamente povera” alla “povera”. In questo senso, il progetto genera dei poveri!

          Se il progetto pagasse la scuola per un solo anno, nell’anno successivo il tutore quasi sicuramente venderebbe la capra perché dovrebbe pagare le scuole con le proprie risorse, restando bloccato nella fascia di povertà estrema.

          Il sostegno continuativo insieme all’osservazione della famiglia nel tempo sono dunque aspetti cruciali, senza i quali l’impatto del progetto viene meno.

          (Azioni)

          Il Progetto Sololo garantisce la continuità di sostegno a misura del minimo che è necessario alla singola famiglia. Si va dal “Kit casa”, al “Kit minore”, Casa nuova o ristrutturazione della stessa, Asino, Cibo, Scuola, Assicurazione Sanitaria Nazionale, Monitoraggio continuo dello stato di nutrizione e crescita del minore, ecc. Ad integrare questi sostegni il Progetto Sololo prevede altri servizi di cui potremmo parlarene tra poco. (studenti, anziani, assistenza sociale, …)

          Il Progetto Sololo prende in carico la Famiglia solo dopo un iter che prevede, oltre alla verifica fatta dai suoi operatori delle condizioni della famiglia, anche il parere degli anziani e del sindaco del villaggio dove la Famiglia vive; per arrivare al parere positivo del Comitato di Gestione del ProgettoSololo. Nel Comitato sono presenti tutte le rappresentanze della società locale: autorità amministrative, anziani, associazioni donne e giovani, … E’ necessario chiarire che questo comitato OVC,  da sempre, non ha mai avuto poteri decisionali, bensì solo consultivi verso gli operatori dei progetti di Cipad ed informativi, divulgativi verso la popolazione a riguardo delle attività svolte. Alla fine del cammino di ammissione della Famiglia al Progetto Sololo, vi è la definitiva approvazione da parte del Management Team. L’esperienza, conferma la validità di questo organo decisionale che chiamiamo Management Team (Gruppo di Direzione).

          Come funziona ? Chi decide ?

          (Chi decide)

          Tutte le decisioni importanti sono di competenza del MT che è composto da 3 titolari e 3 sostituti, che deliberano a maggioranza e in forma anonima. Sono Titolari: Guyo (presidente Cipad) Ilaria (presidente Mondeco, controparte Cipad in Italia) Pino (in rappresentanza dei donatori). Sostituti: di Guyo è Abduba (padre del Villaggio Obbitu); di Ilaria è Duba detto Dako che in molti avete conosciuto quando venne in Italia; di Pino è Andrea.

          Attualmente le decisioni di Guyo e Duba (il primo è un titolare ed il secondo è il sostituto di Ilaria) sono legittime nella misura in cui Pino e/o Andrea siano sempre informati e abbiano la possibilità di esprimere la loro opinione.

          Questa formulazione del MT consente di attuare, a casa loro, le scelte da parte della maggioranza composta da 2 persone locali; previa consultazione del parere delle autorità locali e dei rappresentanti delle associazioni della popolazione locale che compongono il Comitato di Gestione.

          Questa formulazione del MT è di garanzia anche per i donatori  in Italia, poiché nel caso, assurdo e solo teorico, di decisioni “errate”, la composizione del MT costituito dai titolari riporta la maggioranza alle 2 persone di fiducia dei donatori che sono: Pino e Ilaria.

          (I risultati)

          Sono i dati statistici raccolti fino ad oggi che provano che nel giro di 5 – 7 anni la Famiglia ammessa al Progetto Sololo in condizione di “povertà estrema” passa allo stato di “povertà”, uscendo dal progetto grazie alla minima autosufficienza raggiunta. Sono una cinquantina le famiglie che ad oggi hanno già lasciato il Progetto e altre 16 sono pronte per farlo.

          In media, il Progetto Sololo sostiene contemporaneamente sempre circa 100 famiglie e circa 300 minori, ma occorre ricordare che questi numeri sono il frutto di un costante ricambio interno. La famiglia che esce viene sostituita da una famiglia che entra.

          Quali le conseguenze di questi ricambi ?

          Visto che il progetto funziona, è la prova che il sistema è ben collaudato, completamente gestito dagli operatori locali, sia nella parte pratica che in quella decisionale.

          Nella gestione pratica, quella operativa quotidiana, oggi noi avremmo ancora qualcosina da obbiettare, ma dobbiamo saperla accettare così come è; riconoscergli che a casa loro sono loro a dover decidere (es. manutenzione ordinaria).

          Mentre nel momento decisionale pre-operativo, credo abbiano ancora delle falle importanti, non tanto per incapacità quanto per inesperienza, che li potrebbe portare a scelte sbagliate con conseguenze gravi e magari irreversibili.

          (Le necessità)

          Allora, oggi cosa occorre al Progetto Sololo ?

          Due cose, che possono essere condotte anche da remoto: raccolta fondi e consulenze decisionali.

          • Consulenze decisionali che continuano ad essere richieste da loro e vengono fornite in tempo reale anche da remoto… anche tramite i database, i programmi di spesa mensili, … Per es. di regola, io fornisco pareri tecnico sanitari e gestionali, servendomi a mia volta dei pareri di amici e volontari italiani. Margot, supervisiona e cura la componente amministrativa. Questa area è misteriosa anche a me … potrà rispondervi meglio lei.
          • Raccolta fondi: questo progetto, per definizione, avendo come scopo la prevenzione dell’abbandono minorile (fenomeno ragazzi di strada) e dare l’opportunità di uscire dallo stato di povertà estrema, avrà sempre un bilancio in passivo. Per definizione e per la sua localizzazione in aree isolate, desertiche e semidesertiche, con importanti condizioni di insicurezza legata all’ambiente (siccità ricorrenti + – ogni 6 anni) ed alla geopolitica dei vicini integralismi internazionali… in queste condizioni, non potrà raggiungere un efficace autosostentamento. O lo si adotta o il Progetto non può sopravvivere.

          L’attuale situazione economica non è delle migliori. La raccolta fondi ha ricevuto una importante riduzione. L’insicurezza a Sololo dovuta ai possibili sequestri, che ha vietato le permanenze sul posto degli amici espatriati (con gravissimo danno anche affettivo per i bambini, specie per quelli nuovi ospitati nel Villaggio Obbitu); la pandemia da covid che qui in Italia ha fermato tutte le attività finalizzate alla raccolta fondi che determinano assemblamenti (cene, mostre, teatro, …) e non ultima la mia malattia che ha richiesto un lungo ricovero ospedaliero ed una altrettanto lunga convalescenza.

          (Il nuovo sito)

          Maggiori approfondimenti su quanto ho detto qui e per una costante informativa di ciò che avviene a Sololo, potete trovarli sul sito www.sololo.eu  La precedente versione del sito è stata colpita e affondata da continui hackeraggi. La nuova versione, che è opera di Marco Colombo, io la trovo molto funzionale e facilmente consultabile. Vi invito a visitarla periodicamente. Sulla barra del menu si trovano tutte le voci principali per potervi navigare.

          La prima voce è la “Home” dove appaiono tutti gli ultimi articoli appena pubblicati.

          A seguire c’è la voce delle “Ultime Notizie”, cliccando sulla quale appare la tendina con: il “pensiero di pino” (considerazioni, riflessioni personali, corrispondenza, …) e tutte le varie sezioni che compongono il Progetto Sololo: Obbitu Villagio; Assistenza OVC domiciliare; Area Serre-Obbitu Farm; Progetto Studenti; Sostegno Sociale. Cliccando su ognuna di queste sezioni, appaiono tutte le notizie che sono state pubblicate a riguardo di quella specifica sezione scelta.

          La terza voce, sulla barra dei menu, “il Progetto” apre una tendina con il Progetto Sololo e, a seguire, ancora tutte le sezioni che lo compongono. Cliccando su di ognuna delle sezioni si apre la relativa spiegazione di cosa sia quella sezione che è stata selezionata.

          A seguire sulla barra dei menu troviamo le voci “come aiutarci”, “chi siamo”, “dove siamo”, “contattaci” e per ultimo il tasto riguardante gli archivi. Qui potete trovare anche i vari documenti ufficiali ed i verbali dei rapporti periodici redatti dagli operatori sul campo. C’è tutto senza censure. In sintesi trovate, riportato ufficialmente, il lavoro fatto e quanto occorre fare.

          Dunque, se apro la “Home” posso leggere le ultime pubblicazioni del momento; se apro le “ultime notizie” queste mi informano a riguardo delle parti del progetto che desidero conoscere. Per chi accede per la prima volta e/o non ci conosce … ha a disposizione tutte le altre voci dove trova l’essenziale che gli occorre per decidere se camminare con noi sostenendoci.

          A me sembra proprio che così sia garantita la massima trasparenza di informazione per i nostri amici sostenitori ai quali è dedicato il sito.

          Grazie per l’attenzione. Resto disponibile per qualsiasi eventuale chiarimento e/o approfondimento … A voi le domande.


          Pino Bollini

          grazie, fatti così com’è e verità messa a nudo. Se il paragone tra ricchi, ricchi e ricchi è da passare, allora è anche vero che ci sono poveri, poveri e poveri. Così il PROGETTO OVC SOLOLO ha cercato di affrontare la situazione dei più poveri e vulnerabili della comunità. nella gerarchia dai più poveri alla categoria di poveri. Sono stati fatti passi avanti ma abbiamo tanta strada da fare. Ecco perché tutti abbiamo bisogno che tu ci sostenga per migliorare lo stato sociale e ridurre il vuoto.

          Buona salute e viva il Dott. Pino Pino