Un “caso umano” veramente delicato e di difficile soluzione in questi contesti.

CIPAD, in quanto ngo legalmente riconosciuta dal Governo del Kenya, può collaborare con le Autorità Governative, ma mai sostituirsi a ciò che è di loro stretta competenza decisionale.

Con il proprio “Progetto Sololo” CIPAD sostiene la famiglia n°108 da circa 11 anni; purtroppo senza avere ottenuto progressi significativi nella crescita fisica ed educativa dei suoi componenti.

CIPAD riconosce il proprio fallimento e si sente oggi impotente nella tutela dei minori della famiglia, non avendo l’autorità per intervenire oltre.

CIPAD ha informato l’Autorità governative per la tutela dei minori ed è fiducioso nella risposta poiché hanno sempre dimostrato collaborazione e di essere punto di riferimento e di valida guida di indirizzo sul da farsi.

La documentazione fornita è a prova del lavoro svolto da CIPAD e della sua scarsa efficacia per migliorare la vita dei bambini. Fa emergere un ambiente in cui 5 bambini sono trascurati dalla madre; 2 dei quali hanno un disperato bisogno di cure e protezione

CIPAD, in attesa della decisione dell’Autorità, rinnova la sua totale disponibilità a collaborare e ad accogliere nell’Obbitu Village almeno i due minori ultimi nati; quelli che necessitano di immediati e urgenti interventi nutrizionali.


Dal rapporto di CIPAD dopo l’ultima visita effettuata alla famiglia n°108

All’arrivo non abbiamo visto o incontrato la madre ma abbiamo visto tutti i bambini. … mandato uno dei bambini a chiamarla … Ha detto al ragazzo di mentire e dire che non l’aveva trovata ….  

La casa era disordinata e i bambini mancano di cure. … i bambini, sembrano affamati, sporchi e vestiti con abiti logori. I loro capelli non curati per lungo tempo sono incolti e di colorito brunastro. Specialmente gli ultimi 2 nati sembrano malnutriti anche se attivi. Nessuno dei bambini è andato a scuola.  

La nostra indagine aveva rivelato che la madre beve alcolici e trascorre la maggior parte del tempo in compagnia di altre donne bevitrici.…  

Siamo rimasti fino alle 16:50 aspettando che tornasse a casa, ma lei non l’ha fatto. Siamo giunti alla conclusione che ci stava deliberatamente evitando e …  la madre non vuole collaborare al progetto. … il progetto non avrà altra scelta od opzione se non quella di toglierli dal programma di sostegno… non potranno beneficiare del “Progetto-Sololo” …  

Abbiamo già avvisato l’autorità locale (request to children officer) che i bambini sono permanentemente malnutriti e non vanno a scuola …  è stato chiesto di visitare la famiglia; la madre non ascolta i consigli che le vengono offerti. … è irremovibile …  

Il “Progetto-Sololo” non mostra alcun impatto positivo, nonostante tutti i servizi erogati alla famiglia. … Il “Progetto-Sololo” negli anni ha fatto di tutto del suo meglio … Oggi è preferibile che questi servizi vadano ad altre famiglie bisognose, piuttosto che persi così.

Secondo la legge del Kenya è la madre la custode dei diritti dei bambini … è responsabilità esclusiva della comunità e dell’autorità agire per modificare la sensibilità e l’atteggiamento della madre.