Si fa quel che si può

Nel mese di maggio:

– L’assistente sociale di Cipad si è recato presso le abitazioni di n. 41 famiglie incontrando n. 118 minori.

– L’infermiere professionale di Cipad ha visitato n. 78 minori, valutandone i parametri di crescita e le condizioni generali di salute

 Alla luce di questi sopraluoghi e delle verifiche effettuate; si conferma quanto già emerso e che era stato previsto da qualche mese:

  • la situazione generale della popolazione che vive a Sololo è altamente compromessa e critica;
  • le condizioni della popolazione sostenuta dal Progetto-Sololo si mantengono stabili e non risultano ancora influenzate in modo significativo dal contesto ambientale dovuto alla carestia in corso.

Si deduce che il Progetto Sololo riesce ancora a contenere i danni alle persone.

Purtroppo queste persone sono poche rispetto a quante oggi ne avrebbero bisogno.


 

Ci sono intere famiglie che ogni sera vengono ospitate in capanne diverse.

Non potendo più pagare l’affitto (tra i 10 ed i 30 euro al mese); non hanno più un tetto sotto cui poter stare.


 

Se ci fossero maggiori aiuti economici, CIPAD sarebbe in grado di assistere un numero ben più elevato di persone di quanto già fa ora.


 

Si teme che il peggio debba ancora arrivare.

Oggi si stanno concretizzando i timori di ieri.

Se la situazione non verrà modificata, I timori di oggi, che si materializzeranno domani,

dicono che il contesto andrà sempre più aggravandosi fino alle prossime piogge stagionali previste per settembre-ottobre .

Qualora anche loro non saranno soddisfacenti …