Ricordando FRANCO GODINA …

La memoria della storia di ieri ci aiuta a scrivere la storia di oggi …

Carissima/o,

siamo lieti di invitarti alla Cena di Solidarietà in ricordo di Franco Godina che si terrà domenica 8 ottobre alle ore 19.30 presso Ars – La Valletta Brianza (via Statale 29).

La cena, interamente offerta da Cab, sarà l’occasione per raccogliere fondi per le missioni francescane di Fra’ Pietro e per la missione di P. Renatus in Tanzania.

È richiesta la prenotazione entro giovedì 5 ottobre.

Compila il modulo per prenotare (cliccando qui)

 

Ricordando Franco Godina

io Franco lo ricordo spesso, sia quando si “mangia” che come così nella vita di tutti i giorni, in specie in quelli spesi per l'Africa.


 
 

 

 

Cerchi uno spunto per una riflessione?

Scegli una frase sottostante, tra quelle che, nate in africa, più fanno per noi …

Chi sta veramente dalla parte degli ultimi ?

Chi non ha interessi per starci.

I momenti più belli ? Vedere rifiorire una vita che si credeva persa.

I momenti più brutti ? Sentirsi ringraziare per avere dato qualcosa che a loro sembra tantissimo mentre a me sembra talmente poco da dovermene vergognare.

Fotografando i volti di questa gente, ho trovato il mio solcato da lacrime.

Le maggiori efferatezze sono quelle morali. Quelle che colpiscono l’Uomo nei suoi affetti; nei suoi sentimenti più cari. Quelle che uccidono il suo “io” senza clamori e pubblicità, facendo pesare ancor piu`l’ingiustizia tramite l’ impotenza della vittima a reagire.

Io, impotente, lo vedrò morire con questi miei occhi che diventano specchio nel quale ognuno che mi incontrerà dovrà rivedere questa morte. Non potrà più dire: io non lo sapevo.

In gioco c’e` la vita e questa, proprio perché resta per noi un mistero, nel suo sorgere nel suo scorrere e finire, deve essere ritenuta sacra.

L’Uomo al centro e non si potra’ mai sbagliare.

Misurarsi con la fame degli altri puo` essere piu’ duro che avere noi stessi fame.

 
 

 

 

I suoi abiti erano logori; il suo volto aveva la barba non rasata; il portafoglio era vuoto. Il suo tetto era il cielo. E’ venuto a morire tra le mie mani, per fatalità o per destino o per lasciarmi un “peso” nel cuore. Ho provato ad aiutarlo.

Lui non ha fatto nulla; è solo morto buttandomi in faccia la fragilità di una scienza presuntuosa e, qui, di sovente impotente. Caro sconosciuto, ora, anche il tuo volto, la tua morte sono parte della mia vita. Le racconterò, pur sapendo che non faranno notizia.

 
 

 

 

Quello che muore, è colui che aveva una grande cosa da dirci che se ne va con lui.

 

 
 

 

 

La Vita non finisce qui.

Mi ha stretto la mano. … Ho incontrato l’Amore; non l’ho rifiutato; mi ha posseduto per un attimo. Aveva il tuo sorriso, il tuo dolore, la tua fede, la tua violenza … aveva il tuo volto, sconosciuto lettore di queste righe.

Credo che la vita sia un meraviglioso dono di Dio e che il vivere in Africa sia l’assaporarne il Suo profumo.

Vorrei poter avere la certezza che non mi sia proprio possibile fare meglio e di più.

Tu che stai morendo. Tu che vedi finire la tua strada all’alba di un nuovo mondo che sta nascendo. A te mi rivolgo, guardandoti uscire dalla mia storia di uomo, con malinconia per non averti potuto dare di più. Con rammarico per quelli che sono stati i tuoi sogni che non abbiamo potuto coronare. Nutro invidia per la tua forza, per il coraggio che hai mostrato nella silenziosa sofferenza e per ciò che di buono hai fatto a chi hai incontrato, me incluso. C’è anche la gioia di vederti al traguardo vincitore. Non mi dimenticare quando domani ti desidererò vicino nell’affrontare ancora questa strada e questo stesso tuo passaggio.


 

Ho letto, non so più dove:

"Mi chiamate la via e non Mi seguite. Mi chiamate la luce e non mi vedete. Mi chiamate Maestro e non Mi ascoltate. Mi chiamate signore e non Mi servite. Mi chiamate verità e non Mi credete. Un dì se non vi riconoscerò non vi meravigliate."





09-10-2023:  oltre 300 persone hanno partecipato alla Festa … su “merateonline” la cronaca.